Con Michele Nave la pittura si arricchisce di colte citazioni

Con Michele Nave la pittura si arricchisce di colte citazioni prelevate dal vastissimo repertorio della storia dell'arte, dai graffiti rupestri alla street art, da elementi dell'iconografia rinascimentale a quella settecentesca, fino alle avanguardie del Novecento. Sono forti anche i richiami alla fotografia (Thomas Struth), alla grafica (da Escher all'iconica copertina di Animals dei Pink Floyd), al fumetto (eroi della Marvel), alla street art appunto.
Tutti linguaggi che Nave conosce bene. Un citazionismo del passato dunque, sottilmente intrecciato a scorribande nel presente. Nelle sue tele ad olio si mescolano diverse e profonde simbologie per costruire sofisticate narrazioni e relazioni semantiche su cui l'osservatore è invitato a riflettere. Dall'impianto compositivo molto controllato, dove si evince la grande ammirazione per le architetture e gli spazi silenziosi dechirichiani, quelle di Nave sono visioni enigmatiche che hanno abilmente dosato l'influenza di Surrealismo e Metafisica.
L'aspetto onirico, la sospensione temporale, gli improbabili paradossi, le lucide mele rosse che sostituiscono magrittianamente le teste alle figure umane, spesso bambini di spalle travestiti da piccoli writers nell'atto di vergare sui muri disegni che prendono vita... tutto contribuisce alla costruzione di allegorie che esprimono i controversi aspetti del reale.
 
Federica Facchini
Visioni del Contemporaneo - Energia Creativa II